Dalla TAC a un cervello in resina

Ospedale Niguarda

Come la stampa 3D sta entrando nella preparazione preoperatoria

Chi

Il professor Maurizio Vertemati, Ricercatore del Dipartimento di Scienze Biomediche e Cliniche "L. Sacco" dell'Università degli Studi di Milano, in collaborazione con l'istituto ospedaliero Niguarda Cà Granda, ha avuto la necessità di simulare alcune condizioni che si possono presentare durante interventi chirurgici complicati. Simulando un'operazione con l'utilizzo di organi riprodotti in scala reale è possibile diminuire la probabilità di errore.

La sfida

Riprodurre gli organi del paziente con la stampa 3D è utile per simulare l'operazione chirurgica prima di entrare in sala operatoria. È quindi necessario replicare gli organi in modo tale che siano il più fedeli possibile alla realtà. Come? Grazie all'incrocio di risonanza magnetica e TAC in un sofware 3D.

“Con questa collaborazione abbiamo aperto la strada a un percorso di ricerca entusiasmante„

Maurizio Vertemati

Ricercatore del Dipartimento di Scienze Biomediche e Cliniche "L.Sacco"

La soluzione

Una volta verificato il modello è stato possibile realizzare la riproduzione fedele di una parte di cervello, con un materiale flessibile, adatto alla tipologia di test che l'istituto ha dovuto effettuare, contenendo costi di produzione e realizzando modelli su misura.

Futuri sviluppi

Con l'imminente avvento delle stampati HP Jet Fusion a colori, sarà possibile rendere la riproduzione in 3D di organi umani sempre più efficiente.